Conclusi in san Sisto e alla Casa generalizia di via Mazzini i festeggiamenti del secolo e mezzo piacentino delle Suore Figlie di Gesù Buon Pastore

A conclusione del nostro Giubileo, per gentile concessione di Renato Passerini, riportiamo l’articolo  apparso su   Ilpiacenza.it

Foto di Oreste Grana

 

L’offerta alla Casa Generalizia di una scultura raffigurante un'immagine del Buon Pastore, ha simbolicamente terminato le celebrazioni che dall’aprile Festa del Buon Pastore 2018 a domenica scorsa, hanno ricordato i 150 anni di missione attiva nella nostra città, delle Figlie di Gesù Buon Pastore. L’operoso cammino era incominciato il 18 gennaio 1869 quando tre suore della comunità del Buon Pastore di Cremona, fondata dalla Marchesa Giulia di Barolo, arrivarono a Piacenza in Via S. Nazzaro per volontà di Giulia. Accolte da tre sacerdoti piacentini, il giorno seguente, nel quinto anniversario della morte della Fondatrice Giulia diedero inizio alla nuova comunità di Piacenza, con la celebrazione eucaristica.

L’opera d’arte, realizzata dallo scultore pescarese Ciro Cipollone ha un particolare significato perché caratteristica dell'artista è quella di produrre sculture con materiale umile, spesso di scarto. E questo ha fatto ricordare che anche Giulia Colbert di Barolo, la fondatrice della Congregazione Figlie di Gesù Buon Pastore, ha iniziato la sua opera con le Maddalene, donne riscattate dal carcere: una cattedrale di pietre scartate. Di qui l'idea di questo riconoscente dono da parte della parrocchia di San Polo (Podenzano), unico paese della diocesi di Piacenza dove le suore del Buon Pastore servono ancora oggi chiesa e società con la scuola materna.

 

Il cammino di misericordia compiuto da tante donne semplici e al tempo stesso straordinarie, è stato ricordato qualche ora prima nella Basilica di San Sisto alla messa delle 11 presieduta da mons. Luciano Monari, oggi Vescovo emerito di Brescia e a capo della nostra Diocesi dal 1995 al 2007, il quale ha evidenziato come la Congregazione abbia sempre saputo fronteggiare con umiltà e dedizione gli epocali cambiamenti di vita operando secondo gli insegnamenti del Vangelo, per alleviare pene e diffondere serenità. “I 150 anni di presenza nella nostra Diocesi al servizio degli altri sono un grande dono che merita di essere ricambiato arricchendo la Chiesa con il dono delle vocazioni”.

 

Suor Franca Barbieri, Madre Generale della Congregazione, ha ricordato con profondo senso di riconoscenza i 12 anni piacentini del Vescovo Luciano al servizio di questa Chiesa, ringraziando i sacerdoti concelebranti, amici, collaboratori, l’Assessore Federica Sgorbati presente in rappresentanza del Sindaco Patrizia Barbieri e le autorità civili.

“Siamo al traguardo di questo evento - ha concluso - ma Il Signore ci chiama ancora sull’esempio di Gesù Buon Pastore, sui passi della nostra Fondatrice Giulia  e di tante sorelle che hanno vissuto il carisma della misericordia a nuovi orizzonti, alle periferie esistenziali. In comunione con le nostre sorelle in Italia, Messico, Colombia, Perù ed Eritrea, vogliamo cantare con Maria il nostro Magnificat e aprire il cuore alla speranza”.

La speciale giornata è terminata alla Casa generalizia di via Mazzini con un gustoso pranzo preparato dalle consorelle e allietato da canti di ringraziamento eseguiti dalla corale messicana e concluso da “Cielito lindo”, canzone simbolo culturale e identitario per i messicani.

 

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Omelia Monari messa di ringraziamento 20-1-2019 (Audio)

 

 

 

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