Suor Anna
OMELIA PRONUNCIATA IN OCCASIONE DELLE ESEQUIE DI SUOR ANNA MARIA ZORZUTTI, CELEBRATE A CREMONA, NELLA CHIESA DELL’ISTITUTO “BUON PASTORE”, VENERDI’ 21 DICEMBRE 2012
La prima lettura che la liturgia oggi propone, per la Messa del giorno (abbiamo conservato le letture del tempo di Avvento), sembra pensata proprio per questa celebrazione.
E’ un brano tratto dal CANTICO DEI CANTICI e si apre con le parole pronunciate dalla sposa: “Ecco, il mio diletto, il mio amato, viene”. E lo sposo risponde: “Alzati, amica mia, e vieni; perché, ecco, l’inverno è passato e la pioggia è cessata”.
Il CANTICO presta oggi le sue parole a Suor Anna che vede venire lo Sposo: viene a prenderla dopo tanti anni di fedeltà e di servizio nella consacrazione a Lui. E lo Sposo le risponde: “Alzati, è passato l’inverno della vecchiaia e della morte, sono cessate le piogge delle sofferenze e delle tribolazioni della malattia”. E la rigenera nel suo amore, la restituisce alla sua integrità e alla sua pienezza.
Ecco, Suor Anna è morta pochi giorni prima del Natale e per noi credenti questo ha un senso, ha un valore simbolico molto forte: nel Natale noi celebriamo una nascita, e, nello stesso tempo, l’inizio e il compimento della redenzione. E la morte, per noi credenti, è proprio questo: una rinascita, la nascita, cioè, ad una vita nuova, piena e per sempre, e l’ingresso nella salvezza, nella vita redenta e restituita dalla grazia, dall’amore misericordioso e pietoso del Padre.
E oggi Suor Anna rinasce, è oggi il suo “dies natalis”, la sua nuova nascita in Cristo e, attraverso di lui, nella pienezza e nella potenza di Dio.
Ma oggi la liturgia ci fa leggere anche il brano dal VANGELO DI LUCA con il racconto della Visitazione: Maria, dopo aver ricevuto l’annuncio della sua divina maternità e dopo averlo accolto nella fede, nell’abbandono a Dio, e nella speranza che si radica nella convinzione che “nulla è impossibile a Dio”, subito coniuga fede e speranza con un gesto concreto di carità, e corre, va in fretta, in soccorso dei bisogni della cugina Elisabetta.
E così è stato, per tanti anni, per Suor Anna: avendo in sé, nel suo cuore e nella sua vita, la presenza del Signore, l’ha portato alle tante persone, alle ragazze e poi alle anziane che ha incontrato in questi lunghi anni di vita religiosa. Amando il suo Signore, con tutto il suo cuore, ha continuato ad amarlo e a servirlo nei fratelli e nelle sorelle che, in questi lunghi anni, hanno attraversato il suo cammino, compresi i tanti seminaristi, poi diventati sacerdoti, che ha beneficato con la tenerezza e la premura di una madre.
Mettendosi a servizio di tante persone, con la sua esuberanza, il suo gusto per la vita, la sua intraprendenza e la sua allegria, ha portato loro due grandi doni cristiani: la gioia e la speranza; come Maria, nella Visitazione, anche Suor Anna ha portato in sé il Cristo e lo ha reso presente, vivo, nella vita di chi l’ha conosciuta.
Ora, dopo che è stata purificata dalla sofferenza e dalle fatiche della malattia, il Signore, lo Sposo, le dice: “VIENI” e la fa entrare nella pienezza della vita, nel suo regno di luce e di pace, per sempre.
Don Andrea Foglia, parroco di S. Abbondio diocesi di Cremona